giovedì 10 gennaio 2013

Tessuto connettivo, in senso lato

Costituito dalle stesse componenti dei connettivi propriamente detti, ma che subiscono cambiamenti tali da rendere il tessuto specifico per determinate funzioni; sono il tessuto cartilagineo, quello osseo e la dentina.

Tessuto cartilagineo
presenta cellule (condroblasti attivi nel produrre la matrice extracellulare e condrociti quiescenti) ospitate in piccole cavità dette lacune, circondate dalla matrice extracellulare; le cellule di ogni lacuna costituiscono un gruppo isogeno (originato dalla stessa cellula). Non è nè vascolarizzato nè innervato, e i metaboliti vengono forniti alle cellule dal pericondrio, un connettivo denso che accompagna sempre la cartilagine (eccetto nelle articolazioni) e che ne è responsabile anche dell'accrescimento.
Ne esistono tre tipi:

#CARTILAGINE IALINA

Si osservano le lacune, contenenti i gruppi isogeni, circondate da matrice avente una colorazione pressochè omogenea (dovuta all'abbondanza di sostanza amorfa e collagene che hanno lo stesso indice di rifrazione) se non per la tinta più scura vicino alle lacune (matrice territoriale) dovuta alla presenza di proteoglicani, e più chiara delle zone più distanti dove prevale il collagene (matrice extraterritoriale). Si notino inoltre le due zone periferiche di connettivo denso, il pericondrio.

#CARTILAGINE ELASTICA

Si osserva un gran numero di lacune di piccole dimensioni, contenenti i gruppi isogeni, e una colorazione non uniforme della matrice extracellulare; nella cartilagine elastica si ha prevalenza delle fibre elastiche, evidenziabili con specifiche colorazioni.

#CARTILAGINE FIBROSA presente solo a livello dei dischi intervertebrali; tali strutture sono costituiti da un nucleo polposo contenuto in una struttura di cartilagine fibrosa organizzata in fasci paralleli e concentrici di fibre di collagene che lo avvolgono, e tra i quali sono presenti i condrociti (no lacune).


Tessuto osseo
si tratta di un connettivo in cui la componente extracellulare risulta mineralizzata in quanto vi si depositano sali di calcio e di magnesio; le cellule di tale tessuto sono gli osteoblasti, che depositano la componente organica (osteoide, che poi mineralizza) rimanendovi intrappolati e diventando osteociti, i quali occupano lacune ossee della matrice mineralizzata e possiedono prolungamenti per la comunicazione con gli altri osteociti; tali prolungamenti sono accolti in canalicoli ossei; ci sono poi osteoclasti che degradano il tessuto osseo in caso di necessità liberando ioni calcio (è un tessuto dinamico, soggetto a continuo rimodellamento).
Il tessuto osseo è abbondantemente vascolarizzato e innervato; la matrice extracellulare contiene fibre di collagene disposte parallelamente in fasci, tra i quali vi si deposita la componente minerale.

Esistono diversi tipi di tessuto osseo:

NON LAMELLARE
in cui le fibre di collagene sono disposte disordinatamente; è il tessuto osseo di prima deposizione (ad esempio dopo una frattura), poco presente nell'uomo, e che viene poi sostituito da quello

LAMELLARE
in cui le fibre di collagene sono disposte parallelamente in modo ordinato, con la componente mineralizzata interposta tra i fasci; tale organizzazione forma lamelle, delle strutture a foglio che compattate in pacchetti formano le unità di questo tipo di tessuto; a seconda della disposizione dei pacchetti di lamelle si distinguono poi

#TESSUTO OSSEO SPUGNOSO (presente ad esempio nelle epifisi delle ossa lunghe) dove i pacchetti di lamelle assumono diverse orientazioni dello spazio (a seconda del carico che l'osso deve sopportare) e prendono il nome di trabecole; tra le trabecole rimangono spazi vuoti occupati dai capillari e solitamente da midollo osseo.

#TESSUTO OSSEO COMPATTO (presente soprattutto nella compatta diafisaria) dove i pacchetti di lamelle si organizzano in modo complesso a formare tre tipi di strutture:



- gli osteoni, di forma cilindrica e con un canale centrale (di Havers) attorno al quale le lamelle sono disposte secondo circonferenze concentriche tra le quali si possono osservare le lacunee ossee contenenti i corpi cellulari degli osteociti; il canale di Havers è rivestito da endostio, un connettivo lasso molto delicato, e contiene vasi linfatici, ematici e nervi; spesso si osservano altri canali (di Volkman) che collegano canali di Havers diversi e all'interno dei quali scorrono vasi per facilitare la distribuzione di metaboliti nel tessuto (la quale avviene solo tra osteocita e osteocita attraverso i prolungamenti, perchè la componente mineralizzata ne impedisce la diffusione); attorno ai canali di Volkman non esiste organizzazione lamellare concentrica).
Essendo che la deposizione dell'osteoide avviene dall'esterno verso l'interno del canale di Havers, gli osteoni più giovani possiedono un canale di calibro maggiore rispetto a quelli più antichi.

- i sistemi interstiziali, anch'essi con lamelle parallele ma non disposte attorno a un canale di Havers; si ritrovano tra gli osteoni in quanto sono il prodotto del rimodellamento osseo e rappresentano ciò che rimane di vecchi osteoni degradati.

- i sistemi circonferenziali, posti alla periferia del tessuto osseo compatto, sia verso l'esterno che a contatto con la cavità diafisaria dell'osso; presentano le lamelle disposte parallelamente all'andamento dell'osso e della cavità interna, con un angolatura maggiore internamente e minore esternamente; sono ricoperti esternamente da periostio (connettivo denso) ed internamente da endostio (connettivo lasso che ricopre la cavità diafisaria).


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