Ghiandole esocrine unicellulari
#CELLULA MUCIPARA CALICIFORME
Intercalata tra un epitelio di rivestimento si osserva una struttura di colore chiaro e forma a calice a diretto contatto con la cavità; si tratta di una cellula mucipara caliciforme che produce muco; tale secreto nell'intestino si stende sui microvilli formando l'orletto a spazzola, con la funzione di difendere l'epitelio dall'acidità dei materiali in transito (derivanti dallo stomaco) e di facilitare la progressione di questi ultimi; nelle vie respiratorie lavora con le ciglia intrappolando le particelle estranee prima che giungano negli alveoli e venendo espulso all'esterno col battito ciliare.
Ghiandole esocrine pluricellulari
Si differenziano in base alla loro organizzazione; il tessuto epiteliale che le compone infatti è organizzato in adenomeri (unità funzionali) che possono avere una morfologia a:
- acino, di forma tondeggiante, con un unico strato di cellule a tronco di piramide disposte attorno ad una cavità quasi impercettibile e con nucleo nel terzo inferiore della cellula;
- alveolo, di forma tondeggiante, con un unico strato di cellule disposte attorno ad una cavità ben evidente; l'unica ad avere un'organizzazione tale è la prostata (alcuni classificano alveolare anche la ghiandola sebacea);
- tubulo, di forma tubulare, con un unico strato di cellule disposte attorno a una cavità con l'asse longitudinale prevalente; può avere uno sviluppo lineare o glomerulare; a microscopio può presentarsi diversamente per l'effetto taglio;
Inoltre si distinguono ghiandole semplici, se il dotto raccoglie il secreto di un adenomero, ramificate, se il dotto raccoglie il secreto di più adenomeri, o composte, se il dotto si ramifica per raccogliere il secreto di più gruppi di adenomeri (anche diversi).
La secrezione da parte dell'epitelio può essere meocrina (attraverso vescicole, tipica di secreti proteici), apocrina (che comporta l'emissione di parte della membrana e del citoplasma, tipica dei secreti lipidici) o olocrina (accumulo del secreto nel citoplasma fino a morte cellulare; i resti cellulari vanno a comporre il secreto; esclusivo delle ghiandole sebacee).
A seconda della natura del secreto si distinguono poi ghiandole:
- sierose, con adenomeri acinosi che producono un secreto ricco di enzimi, e per questo le cellule epiteliali, avendo una struttura intracellulare adeguata a tale produzione, si colorano più intensamente ed hanno nucleo tondeggiante nel terzo inferiore;
- mucose, costituite da cellule che producono un secreto lipidico vischioso che si concentra nella porzione apicale, schiacciando il nucleo alla base della cellula e facendogli assumere una forma lenticolare; hanno una colorazione più chiara in quanto il secreto lipidico viene normalmente sciolto coi metodi di fissazione chimica;
- miste, costituite da adenomeri a secrezione sierosa e da adenomeri a secrezione mucosa (solitamente tubulari); gli adenomeri possono essere organizzati in modo particolare, con quelli sierosi disposti ad abbracciare quelli mucosi (semilune del Giannuzi), così che il secreto sieroso fluidifichi quello mucoso in modo da facilitarne la secrezione;
ghiandole esocrine particolari sono:
#GHIANDOLA SUDORIPARA
#GHIANDOLA SEBACEA
Sempre annessa al follicolo pilifero (a destra, con uno spesso strato di epitelio complesso), la ghiandola sebacea (le tre strutture più chiare nell'immagine) è costituita da uno strato di cellule basali che via via si accrescono e si riempiono di secreto, e vengono sostituite da altre cellule basali, andando così a costituire direttamente il sebo (si osservano infatti all'interno della ghiandola sia strutture ancora nucleate che altre anucleate); è infatti una ghiandola a secrezione olocrina, e considerando il fatto che le cellule contenute al suo interno fanno parte del secreto, essa può essere vista come una ghiandola alveolare. Al di sotto di essa osserviamo tessuto muscolare liscio; si tratta del muscolo erettore del pelo, che annesso al follicolo pilifero permette l'orripilazione, e in questo modo anche lo svuotamento del sebo nel follicolo.
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